EuroAquileienses 08.06.2021/I (fur)

Note FOGOLÂR CIVIC pe stampe taliane – Udin, 8 Jugn 2021

ORAZIONI STUDENTESCHE A UDINE PRESSO L’ICONA DEL PATRONO LAICO

In Sala del Popolo, a Palazzo D’Aronco, l’icona secolare del Patriarca Bertrando è stata omaggiata dagli studenti, insieme a cittadini ed amministratori, nel ventennale della proclamazione del benefattore a Patrono Civile della città oltreché nel trentennale della relativa campagna civica di promozione. Iniziativa intergenerazionale organizzata da Fogolâr Civic e Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”. Il sindaco prof. Fontanini: “Dobbiamo amministrare ma anche far memoria delle radici della comunità! Bravi quei giovani che non dimenticano e che tramandano la nostra storia!”. Soddisfatto il presidente dei gruppi promotori prof. Travain che ha creato socia onoraria fogolarista la consigliera prof.ssa Marioni, autrice di recente mozione ad hoc approvata dal Consiglio comunale.

Significativa presenza di rappresentanze sociali ed istituzionali a Udine, lunedì 7 giugno 2021, nella Sala del Popolo di Palazzo D’Aronco, alla conclusione della prima fase delle “celebrazioni d’iniziativa popolare nel ventennale della proclamazione del Patrono Civile di Udine e nel trentennale della relativa campagna civica di promozione in cerca di locali radici inclusive di cittadinanza e di civiltà”. Promotori della manifestazione il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” ed il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, con il patrocinio, la collaborazione e l’ospitalità del Comune di Udine e della Parrocchia di Santa Maria Annunziata nella Chiesa Metropolitana, l’ideale avallo delle assemblee spontanee del Parlamento culturale friulano e dell’Arengo civico udinese oltreché l’adesione del più vario impegno civile e sociale attestato in città: Associazione Udinese per il Recupero della Democrazia Storica Partecipata “Pro Arengo Udine”, Club per l’Unesco di Udine, Confraternita del Santissimo Crocifisso di Udine, Coordinamento Civico Udinese “Borgo Stazione”, Pro Loco di Città “Borgo Sole Udineovest” APS, Associazione Giulietta e Romeo in Friuli, Coordinamento Euroregionalista Friulano “Europa Aquileiensis”, Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, Cipro, Rodi, Malta e San Pietroburgo. La cosiddetta “Fieste dal Patron Civîl”, “omaggio sociale e istituzionale alla memoria del patriarca-principe aquileiese Bertrando di Saint Geniès, paladino e martire di una grande Udine, ‘Nuova Aquileia’ virtuosa e irriducibile, trucidato, il 6 giugno 1350, da una congiura in odio alla città”, ha, dunque, celebrato in quella stessa sede, un felice incontro intergenerazionale attorno a una grande figura mitica della cultura civica locale. Ecco, infatti, l’idea di un omaggio oratorio reso da un manipolo di studenti all’icona laica del Patriarca Bertrando, opera del pittore prof. Michele Ugo Galliussi e della ricamatrice cav. Antonietta Monzo Menossi, donata nel 2015 dal Fogolâr Civic alla cittadinanza e da allora permanentemente esposta in quella pubblica sala.

Un Patriarca Bertrando che, come ha ricordato, nel suo intervento introduttivo, il leader dei sodalizi culturali promotori, prof. Alberto Travain, è anche figura storica e leggendaria di patrocinatore di studi alti, universitari, promotore in Friuli del primo Ateneo per la Mitteleuropa. Il professore ha anche ricordato, come, dal 2010, significative manifestazioni di rimembranza bertrandiane abbiano coinvolto la realtà scolastica del territorio, grazie a sua personale promozione e al supporto del circolo “Academie dal Friûl” e del movimento “fogolarcivista” summentovati. Questo ha comportato una formazione didattica ad hoc delle scolaresche partecipanti, in larga parte ovviante alle altrimenti diffuse carenze nel campo dell’istruzione storica in merito al dato locale e ai suoi rapporti con i livelli internazionali. Ecco che “Infiorate Studentesche Bertrandiane”, estemporanee manifestazioni di fine anno scolastico, con il loro coinvolgente cerimoniale mobilitante civiche passioni in erba – ha detto il professore –, dovrebbero essere meno estemporanee e divenire, invece, appuntamento fisso a ricorrenza annuale, tradizione scolastica in ambito udinese, estesa anche all’hinterland, con una formazione alla cittadinanza radicata localmente ed internazionalmente proiettata. L’auspicio – ha rimarcato il prof. Travain – è senz’altro quello che anche il Comune si faccia convintamente carico di promuovere tali intenti ed iniziative.

Prima di passare la parola agli studenti, eletta schiera tratta da coloro che furono coinvolti, dal 2010, in tale azione di formazione civico-culturale, il prof. Travain, presidente del movimento del Fogolâr Civic, erede di sintesi della trentennale campagna di mobilitazione cultural-popolare per il rilancio del mito sociale di Bertrando, ha dichiarato socia onoraria di quel sodalizio d’opinione la locale consigliera municipale prof.ssa Elisabetta Marioni, che, con grandi passione e dedizione, auspice il Primo Cittadino, prof. Pietro Fontanini, si è fatta carico di rinnovare gli impegni morali e fattivi assunti dal Consiglio comunale di Udine nella seduta del 30 marzo 2001, il quale, attraverso l’approvazione della mozione de Carvalho di Prampero, diede finalmente alla Città un inclusivo Patrono laico, mitico campione di valori universali localmente e storicamente radicati”. Nell’esprimere “civiche gratitudine e stima” all’Amministratrice, anche presidente della Commissione Cultura del Consiglio comunale, il leader fogolarista ha ricordato la serietà, la passione e la determinazione con cui la stessa si sarebbe mossa per ottenere dall’Assise civica, a mezzo approvazione di mozione specifica, votata il 31 maggio 2021, l’impegno a riunirsi in seduta solenne ogni anno in occasione delle rimembranze dell’assassinio del Patriarca Bertrando per ricordarne la vicenda e riflettere sui motivi d’ispirazione da essa ricavabili per l’attualità. Commossa, la consigliera, si è detta onorata di entrare a far parte della grande famiglia di quel movimento che tanto si è speso in vari decenni e si spende tuttora per incrementare qualità e coesione nella vita civica della città.

Sono, poi, iniziate le orazioni studentesche. Primo a parlare, l’universitario sig. Carlo Alberto Moretti, intervenuto in lingua friulana su Il sens di vê un Patron Civîl in dì di vuê”, il quale ha rimarcato il valore sperimentale esemplare della proclamazione patronale laica udinese del 2001: “Se Udin al è il prin Comun a vê un Patron Civîl, alore al pues sei esperiment e spieli par altris, di maniere di podê valorizâ figuris diferentis, santis o beadis che a sedin, che a àn une impuartance storiche o morâl par ogni Comun!”. Ha preso, in seguito, la parola lo studente superiore Riccardo Cutrino, dissertando, in lingua italiana, sul tema “Bertrando, icona dei valori civili”, ha ricordato l’importanza di una traduzione civica laica dei valori di Bertrando, patriarca-principe medievale cristiano, tra cui un patriottismo, inteso come forma di traslazione secolare dell’evangelico Amore per il prossimo, rientrante in questo anche coraggio civico di eroi alla stregua dei giudici Borsellino e Falcone nonché del generale Dalla Chiesa, soggiungendo come sianecessario essere coesi non solo nelle difficoltà ma anche in tutte quelle occasioni civiche inerenti alle proprie radici e ai propri predecessori, perché solamente il ricordo manterrà vivo il passato”. E toccato, infine, a Paolo Cescutti, anch’egli studente superiore, chiudere quel florilegio di giovanili riflessioni sul Patrono Civile, con un discorso “in marilenghe” intitolatoUn om, un orgoi, une bataie: sot de acuile dorade”, in cui il ragazzo si è particolarmente soffermato sul plurimillenario ruolo formativo identitario dell’epica, auspicando, tra l’altro, il ripristino della natalizia Messa dello Spadone a Udine, pregnante evocazione del mito civista bertrandiano: “Inte antighe Grecie, la identitât dal popul e vignive a creâsi traviers de epiche e i siei personaçs a jerin trasmetûts diretementri come valôrs: amôr, glorie, onôr... Ancje il nestri Friûl, la nestre tiere e à une epiche: une vore impuartante, di bataiis, di personaçs, di vueris e di libertât. Un esempli di chest al è il patriarcje Beltram!”. Dalle scaturite riflessioni studentesche, che hanno toccato i più vari aspetti in cui la suggestione del tema bertrandiano possa fornire ispirazione ideale, è emerso l’orgoglio per un primato esemplare della città di Udine, metropoli friulana erede di Aquileia, nell’iniziativa di eleggersi un genio secolare a raccordo dei suoi più remoti ed inclusivi dati identitari valoriali.

Un’operazione di alto profilo in tema di governo della coesione civica e di un suo proficuo radicamento nel territorio. Cosciente di questo si è mostrato il Sindaco della Città di Udine, prof. Pietro Fontanini, che, prima di prendere la parola per il suo intervento conclusivo, ha deposto presso l’icona bertrandiana la rosa toccata sull’urna del Patriarca il giorno prima in Duomo, propiziatorio gesto della tradizione, a simboleggiare un rinnovato ideale affidamento della cittadinanza alle cure di quel benemerito antico reggitore. “Dobbiamo fare anche questo oltreché cercare di amministrate bene la città: dobbiamo fare anche memoria. Ricordiamo spesso le ultime cose avvenute – la dominazione nazista, quella fascista, la Resistenza – ma dobbiamo ricordare anche questo Medioevo, che, per il Friuli, fu l’età dell’oro, il periodo più fecondo, più importante in assoluto. Il Friuli, allora, era protagonista in Europa: presente con istituzioni e persone del livello del Patriarca Bertrando” ha detto il Primo Cittadino udinese ampliando in tal modo gli orizzonti di una mera amministrazione della contingenza ed ascrivendo alla funzione pubblica l’incombenza di riconnettere la coscienza comunitaria alle sue più remote radici storiche identitarie. Il Sindaco si è innanzitutto complimentato con gli studenti oratori, confidando in loro e nei loro coetanei per quanto concerne la preservazione di un’orgogliosa identità locale e si è congratulato con la prof.ssa Marioni per l’impegno profuso e approdato alla approvazione consiliare di una mozione sul tema, cui nessuno ha votato contro. Il Primo Cittadino si è, poi, rivolto al leader di Fogolâr Civic e Academie dal Friûl plaudendo sinceramente all’iniziativa da lui organizzata insieme ai suoi sodali: “Alore, Travain, compliments par chest lavôr che tu puartis indevant insiemit cui tiei colaboradôrs e o soi content che usgnot o vin ricuardât traviers dai zovins chest impuartant personaç!”.

Il prof. Fontanini ha, infine, salutato la dott.ssa Marisanta di Prampero de Carvalho, che vent’anni prima, in Consiglio comunale, si fece carico di rappresentare vittoriosamente l’istanza di popolo rivendicante il patronato civile bertrandiano. Alla stessa, quindi, è stato affidato il compito della lettura solenne del testo di proclamazione del Patriarca Bertrando a “Patrono Civile della Comunità” di Udine, approvato dal Consiglio cittadino il 30 marzo 2001. Tutti in piedi, allora, ad ascoltare i passaggi dell’importante documento identitario. Tra i presenti, oltre alle figure summenzionate, anche l’Assessore comunale alla Cultura, sig. Fabrizio Cigolot, ed il presidente del Consiglio comunale, dott. Enrico Berti. Presente, inoltre, il responsabile dell’Ufficio per la Lingua Friulana o “Cancelarie Furlane” del Comune di Udine, sig. Francesco Passarino. Intervenuto anche il prof. Pietro Enrico Maria Bertrando di Prampero, nobile friulano e scienziato di fama internazionale, nel cui nome si rinnova ancora la fedeltà del suo ramo gentilizio al Patriarca ucciso da congiura aristocratica. Fiera presenza, naturalmente, di folta rappresentanza del promotore Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” con in testa la vicaria prof.ssa Renata Capria D’Aronco, la portavoce sig.ra Rosalba Meneghini, la segretaria sig.ra Iolanda Deana, la soprintendente sig.ra Marisa Celotti, i gonfalonieri maestra Manuela Bondio, sig.ra Paola Brochetta, sig.ra Anna Rosa Caeran, sig. Pietro Maria Crestan, sig.ra Milvia Cuttini, sig.ra Renata Marcuzzi, sig.ra Paola Taglialegne, sig.ra Laura Zanelli. Presente anche l’universitario sig. Daniele Lizzi, studioso di lettere classiche ma anche di storia locale. Un’occasione avente come protagonisti gli studenti non poteva chiudersi senza due canti entrati a far parte della cultura scolastica udinese recente e legati strettamente al mito del Patriarca Bertrando. Il primo, dal titolo “Clistene e Platon furlan!”, sulle note dell’inno universitario “Gaudeamus Igitur”, risale al 2013 ed è stato prodotto dal prof. Travain insieme ai suoi alunni, allora, della scuola media udinese “Marconi” di Paderno. Il secondo, invece, “Se il mont si strucje”, annotante antica villotta friulana rivoluzionaria, commentata persino da Gabriele D’Annunzio, rimonta al 2000, con prima esecuzione popolare datata 27 febbraio 2001, vent’anni or sono, alla Loggia comunale, di fronte al Primo Cittadino di allora. Un po’ di composta ed urbana goliardia, insomma, a celebrare un mito che si ripropone anche come intergenerazionale.

Precedente EuroAquileienses 07.06.2021/I (fur) Successivo EuroAquileienses 12.06.2021/I (it)